Scambi, stage, gemellaggi

 

2018-2019

Accolti gli studenti di Ottobeuren sul Lago Maggiore

Martedì, 9 Aprile, 2019 - 17:19

«Lo scambio in Germania è diventata una vera e propria istituzione - afferma la professoressa Roberta Gaggero, docente di lingua tedesca, che insieme alla collega di geografia, Letizia Badà, segue da vicino il progetto. - La nostra scuola lo porta avanti con successo da quattro anni». A dicembre alcuni ragazzi della classe 2B Turismo dell’istituto Ferrini-Franzosini si sono recati per una settimana in Germania nel paese di Ottobeuren. Ora gli amici bavaresi sono venuti a loro volta sulle sponde del Lago Maggiore.

I quindici studenti tedeschi, accompagnati dai professori Heinz Köster e Annett Falkenhagen, sono giunti a Verbania sabato 6 aprile e hanno trascorso il fine settimana con le famiglie ospitanti tra escursioni e gite fuori porta. Le attività in programma per gli studenti e i loro coetanei italiani sono molte, tra cui la visita a Villa Taranto, alle Isole Borromee, a Orta San Giulio, al Museo del granito di Baveno, alle Terme di Premia e a Milano. Significativo è stato l’incontro, lunedì 8 aprile in Municipio a Pallanza, con il sindaco Silvia Marchionini. I ragazzi hanno posto diverse domande sui progetti e sui risultati ottenuti dal sindaco durante il mandato ormai quasi giunto al termine. L'incontro si è concluso con uno scambio di doni tra gli studenti tedeschi e il sindaco di Verbania.

Giovedì 11 aprile nell’auditorium dell’Istituto Ferrini sono in programma un rinfresco e una festa finale per condividere i momenti passati insieme prima della partenza, prevista per la mattina di venerdì 12 aprile.

Maria Piazza e Aurora Serao


 

Da un viaggio all'altro, le classi del Ferrini e del Franzosini sono ormai europee. Da domenica 24 febbraio a sabato 2 marzo un nutrito gruppo di studenti delle classi seconde, terze e quarte dell'Istituto Ferrini-Franzosini hanno preso parte allo stage linguistico in Germania e per la precisione nella cittadina di Würzburg.

"L'esperienza che abbiamo vissuto - raccontano Silvia, Corinna e Jennifer - è stata importante sia dal punto di vista scolastico sia dal punto di vista umano. Siamo stati opsitati in alcune famiglie del luogo, accolti come figli e abbiamo condiviso con loro una settimana intensa. Accanto alle lezioni mattutine, divisi per gruppi, così da potenziare la conoscenza della linga tedesca presso un Centro culturale di Würzburg, vi  è stata la possibilità nei pomeriggi di visitare la città stessa, con le sue bellezze artistiche ed architettoniche, tra queste il Duomo, il Castello e la piazza Mercato. Non solo. Vi  èstata anche la possibilità di conoscere il territorio circostante, tra cui la città di Norimberga e il suo Museo del giocattolo. La vita in famiglia è stata fondamentale, potendo condividere insieme i pasti e chiacchierare o giocare con loro nel dopo cena".

Un'esperienza, dunque, che ha lasciato il segno. "Abbiamo avuto la possibilità di imparare meglio la lingua e, stando lontani da casa, comprendere come crescere significhi anche saper affrontare alcune scelte ogni giorno con maggiore responsabilità. Crediamo che sia un progetto da ripetere negli anni", concludono Silvia, Corinna e Jennifer.


 

Ancora una volta gli studenti del Ferrini vestiranno i panni dei ciceroni e accompagneranno i visitatori attraverso il percorso espositivo, illustrando pannello dopo pannello - attraverso parole, immagini e oggetti - le storie di diciassette giovani vittime delle mafie; si va da bambini di pochi giorni di vita a ragazzi e ragazze quasi maggiorenni. Sono serviti tre mesi per preparare il tutto e ora la mostra è pronta per il suo debutto all'esterno della scuola.

La scelta di intitolare il percorso espositivo “Una conchiglia per non dimenticare” non è casuale. Come il mare, infatti, porta via le conchiglie, così la mafia porta via le sue vittime; la conchiglia fin dall’antichità è anche stato un simbolo di rinascita. Con questa mostra si è voluto far rivivere nella memoria di tutti quanti ciò che è stato e che talvolta, purtroppo, ancora avviene.

Maria Piazza - Aurora Serao


 

Da mercoledì 20 a mercoledì 27 febbraio un nutrito gruppo di studenti di terza e quarta superiore dell'Istituto Ferrini - Franzosini di Verbania ha preso parte allo stage linguistico a Dublino in Irlanda. Accompagnati dai docenti di lingua inlgese della scuola, gli studenti hanno avuto la possibilità di frequantare le lezioni e di vivere una setitmna ospiti di alcune famiglie nella capitale irlandese.

«L'esperienza che abbiamo vissuto - hanno racontato alcuni di loro al rientro a Verbania - è servita sia per imparare meglio la lingua inglese, sia per  crescere sotto l'aspetto personale. Alcuni di noi abitavano anche a distanza dalla scuola e questo ha contribuito a dover saper gestire il proprio tempo e accrescere le propie competenze, in un contesto diverso da quello di casa. Siamo convinti che sia un'esperienza valida e invitiamo anche gli altri nostri compagni a prenderla in considerazione qualora venga riproposta nei prossimi anni».

Il soggiorno a Dublino ha dato modo anche di visitare, insieme alle famiglie ospitanti e in gruppo con gli altri studenti del ferrini, la città, apprezzandone le bellezze artistiche e paesaggistiche.

Simone Rossi - Lisa Laurenti


 

Ancora echi dallo scambio in Germania. Sono quelli raccolti in un'intervista a Simone, Ilaria, Davide e Giulia che, insieme ad altri undici compagni della classe 2B Turismo dell'Istituto Ferrini di Verbania, accompagnati dalle professoresse Roberta Gaggero e Letizia Badà sul finire di novembre si sono recati in Baviera presso la scuola Rupert Ness Gymnasium di Ottobeuren.

Lo scambio con studenti pari età tedeschi è ormai una tradizione consolidata e avrà una sua seconda parte in primavera, quando, dal 6 al 12 aprile, saranno i giovani bavaresi a venire a far visita e frequantare le lezioni scolastiche a Verbania.

«La settimana trascorsa in Germania - racconta Giulia - è stata importante per noi, perchè ha permesso di conoscere meglio una realtà come quella tedesca, a contatto tutti i giorni con persone della nostra età che come noi studiano e che come noi hanno diversi interessi. Il seguire le lezioni a scuola in lingua tedesca ha contribuito a perfezionare meglio la conoscenza di questa lingua e il nostro mdo di comprendere ed esprimerci con essa. Anche il tempo tarscorso nelle famiglie che ci hanno ospitato è stato fruttuoso e ha pemrsso di allacciare legami con altre persone».

Lo scambio, infatti, ha visto «noi studenti alle prese con un modello di scuola diverso da quello a cui siamo abituati - prosegue Simone. - Gli ambienti scolastici sono molto belli, accoglienti e le lezioni sono per la quasi totalità interattive». Accanto a questo, vi è poi stato il tempo tarscorso nelle famiglie e quello condiviso in gruppo «con la visita ai mercatini di Natale, ai monumenti di principale interesse di Ottobeuren e del territorio circostante, tra cui quelli di Lindau e del celebre castello bavarese di Neuschwanstein» aggiunge Ilaria.

A rendere unico lo scambio hanno pi contribuito il clima natalizio e le possibilità di fare esperienze particolari, come quella di una lezione interattiva preso il Centro sportivo locale. «Ognuno di noi - conclude Davide - ha portato a casa con sè tanti ricordi che ora sono entrati a far parte di un diario di bordo e di alcuni elaborati grafici che abbiamo esposto a scuola per far conoscere anche a tutti gli altri la nostra esperienza. A tale proposito prima delle vacanze di Natale, in classe abbiamo visuto insieme alle professoresse Gaggero e Badà una piccola festa con i sapori dell'Avvento. Diversi di noi hanno preparato dolci tipici della Baviera, biscotti in particolare, le cui ricette le abbiamo apprese grazie alle famiglie che ci hanno ospitato».